Giovedì 15 settembre dalle 14.30 alle 19.30 ospitiamo il Forum organizzato dall’Associazione Culturale Progetto Emilia Romagna, in partnership e sponsorship con TEC Eurolab.
In questo Forum, le testimonianze di alcuni imprenditori offriranno strumenti di lucidità essenziali per intendere la direzione verso cui si stanno muovendo l’industria, la città, la vita in Italia, in Europa e nel pianeta.
Dove sta andando l’impresa e quanti sono in grado di enunciare ipotesi di direzione del suo viaggio verso il valore assoluto? Da una parte, il clima d’incertezza, inasprito dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina poi, lascia sempre più il passo all’approssimazione nelle previsioni degli esperti; dall’altra, mai come oggi, gli imprenditori testimoniano di una rivoluzione in atto in ciascun settore dell’industria e in ciascun ambito della società civile. E cavalcano l’onda della trasformazione digitale, ecologica ed energetica, senza mai perdere la bussola. In che modo? Cogliendo ciascuna occasione come propizia all’arte e all’invenzione dell’impresa, non fermandosi mai dinanzi al terrorismo mediatico – che ingigantisce i problemi a vantaggio delle oligarchie economiche e finanziarie mondiali –, instaurando dispositivi di riuscita, trovando la via della semplicità, senza eludere la difficoltà, che è innanzitutto difficoltà della parola.
La direzione intellettuale dell’impresa è questa: nessuna riuscita senza i dispositivi della parola. Forse, la cosiddetta Great Resignation (la Grande Dimissione) o fuga dal lavoro – ammesso che in Italia non si tratti piuttosto di Great Miss-match o di transizione occupazionale – deriva proprio dall’assenza di interlocutori per chi è alla ricerca della propria strada: la direzione intellettuale dell’impresa esige l’instaurazione di dispositivi della parola fin dal primo colloquio di assunzione. I grandi gruppi compiono studi e ricerche costanti per intendere in che modo “attrarre e trattenere i talenti”, ma perché un giovane o un manager dovrebbe lavorare in un’industria piuttosto che in un’altra? A parità di opportunità economiche, di carriera e di welfare, che cosa interessa a ciascun collaboratore? Sicuramente un ambiente di lavoro sfidante e progetti innovativi, ma alla base deve poter contare su interlocutori di una scommessa lungo un progetto e un programma che puntino al profitto intellettuale, a una soddisfazione impagabile, lontanissima dal canone mercenario.